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martedì 5 maggio 2009

I compagni 'E'

martedì 5 maggio 2009 0
... nel senso di Eminenze.
Ora, trovo un po' ridicolo che i Vescovi decidano che Berlusconi non gli vada più bene 'solo' quando divorzia (ma divorziato lo era già, remember???), e non quando racconta insulse ed imbarazzanti storielle su gay, o deportati, o dissidenti argentini....
Comunque ci vanno giù pesanti, oggi, all'Avvenire... mi sento in dovere di copiare-incollare tutto il commento di oggi sulla vicenda (magari fosse stato un intervento di qualcuno 'de sinistra'...)

5 Maggio 2009
La vicenda Berlusconi-Lario
Politica e discrimine etico
A l terzo giorno, provi a immaginare che le cro­nache da un matrimonio sull’orlo del divor­zio si siano smorzate e sfumino con un che di e­leganza, lasciando spazio ad altro. Magari a una riconciliazione. Invece sulla querelle tra il premier e la sua signora non c’è foglio che si risparmi di mettere un carico da novanta, sfruculiando pre­sente e passato, stendendo copioni da telenove­la, rappresentando così una vicenda privata e di per sé dolorosa come un’incresciosa faida fami­liare e legale dai risvolti patrimoniali miliardari.

Del resto, come nelle peggiori tradizioni quando un matrimonio va in pezzi, la linea bipartisan non attacca. E qui tra il premier e la signora del pre­mier non sembra andare meglio: chi sta con lui e compiange l’uomo potente, il cesare allegrotto, piantato in asso da una donna ingrata; e chi – e sono i più –sta con lei, moglie trascurata e oltrag­giata all’onor del mondo. Pochissimi – e noi, con ogni possibile delicatezza, vorremmo essere tra questi – spendono un pensiero dolente e solida­le per i figli, ormai grandi ma assai meno grandi della tempesta che gli si è scatenata nel cuore e nel­la testa. Il rispetto, d’obbligo quando si maneggiano pub­blicamente i casi personali e privati di ogni per­sona, di ogni famiglia, è una regola ferrea.
E non sono poi così rari i casi di politici che in casi ana­loghi di tale rispetto hanno goduto. Anche per questo può aver suscitato qualche stupore che la first lady, da «parte offesa», abbia scelto la maggiore agenzia giornali­stica per commentare le di­scutibilissime scelte del marito-premier e, qualche giorno dopo, due tra i più grandi giornali italiani per metterlo idealmente alla porta. E lui? Il presidente e­suberante, il presidente e­steticamente corretto, al­lergico alla bruttezza e con un debole dichiarato per la gioventù delle attrici in fio­re, pur avendo scelto la guasconeria come arte del consenso ora scopre di colpo il basso profilo e la privacy. E grida al com­plotto. È chiaro che a nessuno è lecito usare i disastri al­trui come arma politica.
E a nessuno dovrebbe es­sere concesso di sguazzare là dove sono in gioco i sentimenti delle persone e la vita di una famiglia. Essere ricchi, potenti e famosi non mette al ripa­ro dalle sofferenze, i soldi non risarciscono nes­sun figlio dal dolore di assistere alle liti e al divor­zio dei genitori. Tanto più se pubblicamente. Pubblicamente, allora, qualche appunto va pre­so: ciò che farebbe ridere in una puntata del Ba­gaglino non può non preoccupare i cittadini che di tanto «ciarpame» alla fin fine farebbero volen­tieri a meno. Preoccupa perché la politica e lo spet­tacolo, in un abbraccio mortifero, hanno dato nel­l’occasione il peggio di sé. Non ci è piaciuto quel clima da scambio di 'favorini' veri, falsi o pre­sunti tra amici e amiche. E ci ha inquietato lo spar­gersi, tra alzatine di spalle e sorrisetti irridenti o ammiccanti, di un’altra manciata di sospetti sul­le gesta del presidente del Consiglio. Il sospetto per chi gestisce la cosa pubblica può essere persino peggiore della verità più scomoda. E comunque, prima o poi, arriva il momento del conto.
Possiamo dirlo? Questa volta abbiamo vissuto con autentica tristezza il valzer delle candidature: se ci fossero davvero in lista d’attesa veline o attri­cette non lo sapremo mai, ma anche solo l’ipote­si di un uso delle ragazze come esca elettorale è suonata sconfortante. Perché inaccettabile è una concezione della donna meramente strumenta­le: la «candidata» dev’essere bella, giovane, pia­cente... possibilmente disponibile. Magari così so­lo allo sguardo degli estranei, ma si sa che le ap­parenze contano. E queste rivelano un ricorso ta­lora spregiudicato al potere. Tuttavia la politica buona, quella che a volte di­venta anche grande, è del potere un uso ben tem­perato, è sereno rigore, è consapevolezza della te­nace significanza di un impegnativo discrimine e­tico.
È tenere sempre bene a mente ciò che è giu­sto e ciò che è sbagliato nel «fare». Sappiamo che un uomo di governo va giudicato per ciò che realizza, per i suoi programmi e la qua­lità delle leggi che contribuisce a varare. Ma la stof­fa umana di un leader, il suo stile e i valori di cui riempie concretamente la sua vita non sono in­differenti. Non possono esserlo. Per questo noi continuiamo a coltivare la richiesta di un presi­dente che con sobrietà sappia essere specchio – il meno deforme – all’anima del Paese.
Rossana Sisti


voster semper voster

la pari dignità

Mi addentrerò nella vicenda Silvio vs. Veronica SOLO in questo post (a meno di clamorosi sviluppi) perchè non me ne frega niente delle loro beghe di letto (e non) ma solo per dire che mi ritengo indignato... e se mi sento indignato io come uomo, come dovrebbero sentirsi le donne??? Nessuno, o dico, nessuno della classe politica e dei vari opinionisti in giro che prenda le difese della 'Signora' in quanto donna e rivendichi un suo diritto ad avere un opinione e una testa propria; tutti a dire che sono questioni private eccetera... ma nessuno che dica che il Premier ha 'pisciato fuori dal vaso' parlando di complotto (anche Franceschini, piccato da tale assurda eventualità, ma non va oltre) e nessuno che batte i pugni sul tavolo e dica :' ecchissenefrega del divorzio, qui si parla delle idee che ha una donna, che possono (e, nel caso, devono) essere diverse da quelle dell'uomo, del proprio uomo, nell'occasione il marito'!
Invece, gneeente, tutti a fare le pulci con la morale... io me ne impippo di morale, qui si parla di donne che devono avere opinioni proprie!!!

voster semper voster

update 7 maggio: invece, purtroppo, visti gli sviluppi -mediatici e non- questo non sarà l'unico e l'ultimo post di 'Silvio vs. Veronica'...

martedì 18 novembre 2008

Beppino - Bruno: 1-0

martedì 18 novembre 2008 0
Non so se vi è capitato di vedere la puntata del Cardinal Vespa del 13 novembre...
Beppino Englaro zittisce Vespa e difende con grande fermezza (e umiltà, e convinzione) le sue (di Eluana) scelte... link QUI - cominciate la visione dal minuto 12,30 fino al 25,15 (prima e dopo pipponi insopportabili con cardinali -veri- e amici -presunti- di Eluana con cristoni Swarovski al collo... non ne vale la pena!)

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giovedì 11 settembre 2008

due pesi, due misure?

giovedì 11 settembre 2008 1
Insomma, trovo sconcertante che la Guzzanti sia indagata per vilipendio contro il Papa! In un paese libero la satira e il diritto alla satira è innegabile (e anche salutare).
Ma tant'è, se ci sono delle Leggi da far rispettare, che si proceda di conseguenza.
Ora però mi vorrei soffermare su cosa ha detto la Guzzanti, riporto:

Grazie alla legge Moratti fra vent'anni gli insegnanti saranno scelti dal Vaticano, ma fra vent'anni Ratzinger sarà dove deve stare, cioè all'inferno, tormentato da diavoloni frocioni attivissimi, e non passivissimi

... Ma se queste allegre battute da osteria ('frocioni' = sodomie a go-go') le avesse pronunciate chessò, uno Storace o un Gasparri, la 'sinistra' come l'avrebbe presa? e Grillini e l'ArciGay???
Me l'immagino già: il solito fascista squadrista, il solito razzista eccetera.
Invece? Niente, tutto passato sottotraccia... tutti a 'guardare il dito (il Papa) invece che la Luna' (il solito clichè dei gay attivi-passivi)...

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mercoledì 10 settembre 2008

... e se domani fossi(mo) come Eluana???

mercoledì 10 settembre 2008 0
L'ottimo Colaprico su Repubblica di oggi fa un resoconto lucido, appassionato (e anche decisamente straziante) di una sua visita a Eluana Englaro.
Dal momento che mi è difficile commentarlo, vi prego di leggerlo...

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giovedì 4 settembre 2008

donne con le gonne... e gli uomini?

giovedì 4 settembre 2008 1
Leggo su Charlie Hebdo (settimanale satirico francese, una volta assimilato e apparentato a Cuore) che esiste un'associazione di uomini in Francia che rivendica il diritto di indossare gonne.
Non gonne femminili, en travesti, ma veri e propri capi d'abbigliamento disegnati apposta per la comodità (anche delle parti basse..) degli uomini.
Il ragionamento non fa una piega (ah ah ah): se il pantalone è unisex, perchè non dovrebbe esserlo anche la gonna?
Mi è ritornata in mente una canzone di Alain Souchon 'sous les jupes des filles' (che da oggi troverete come 'coup de coeur')... Vi posto il testo (un paio di strofe):

Rétines et pupilles, Rètine e pupille,
Les garçons ont les yeux qui brillent I ragazzi hanno gli occhi che brillano
Pour un jeu de dupes : Per un gioco da imbroglioni,
Voir sous les jupes des filles. Vedere sotto le gonne delle ragazze.
Et la vie toute entière, E tutta la vita,
Absorbés par cette affaire, Ossessionati da questa cosa,
Par ce jeu de dupes : Da questo gioco da imbroglioni
Voir sous les jupes des filles. Vedere sotto le gonne delle ragazze.
Elles, très fières, Loro, molto fiere,
Sur leurs escabeaux en l'air, sui loro trampoli all'aria,
Regard méprisant et laissant le vent tout faire, Sguardo sprezzante e lasciando fare al vento,
Elles, dans l'suave, Loro, soavi,
La faiblesse des hommes, elles savent Conoscono la debolezza degli uomini
Que la seule chose qui tourne sur terre, [sanno che] le sole cose che fanno girare il mondo
C'est leurs robes légères. Sono le loro gonne leggere.

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giovedì 17 luglio 2008

gli sms di TIM... (poi basta...)

giovedì 17 luglio 2008 0
Leggo su Repubblica di oggi che il MOIGE, quel delirante gruppo 'paramilitare' di genitori cattolici del nord-est - custode della morale (cattolica) - si è scagliato, insieme alla Mussolini, la Carlucci e la DiCenta (parlamentari PDL, crème de la crème dell'intellighenzia del centrodestra) contro lo spot di TIM di cui ho già parlato in precedenza, argomentando che si dà un messaggio fuorviante della gioia della maternità. Nel trafiletto sul giornale lo spot viene così riassunto: 'da un raduno hippy una ragazza manda un sms e comunica a tutti di essere incinta. Ma così si crea l'equivoco: tutti i ragazzi che ricevono l'sms credono di essere il padre, con tutta l'agitazione che ne consegue'.
E allora forse sono io che ho visto (e letto, e interpretato) male lo spot; da questa descrizione ne viene fuori un'altra lettura: la ragazza è così contenta che manda (gratis) a tutti i suoi amici il messaggio... bene, forse è così che i cre-ativi lo intendevano. MA (c'è sempre un 'ma'), perchè nello spot si vedono solo amici maschi? Una ragazza non si confiderebbe prima con le sue migliori amiche, non foss'altro che per cameratismo femminile? Perchè non si vede nessuna amica che legge, magari commossa, l'sms in questione? E allora questa ultima lettura traballa un po' e il (mio) tarlo del dubbio ricomincia a rosicare...

Ah, OVVIAMENTE, il primo che mi accomuna al MOIGE (o al tris di cervelli sopra citato), gli spezzo le braccine...

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lunedì 7 luglio 2008

gli sms di TIM...

lunedì 7 luglio 2008 3
Devo essere sincero: solitamente sono alquanto distratto quando in tv passa la pubblicità... ma alcune campagne di telefonia mobile sono efficaci e divertenti, soprattutto quelle 'a episodi' (penso a Aldo-Giovanni-Giacomo per Wind o il vigile-De sica per Tim di qualche tempo fa)... l'altro giorno invece, meno distratto del solito, ho guardato - non visto, proprio guardato con attenzione - la pubblicità Tim che promuove la 'maxi tim qualchecosa' (credo si chiami così) che permette di inviare un tot di sms gratis quest'estate.
La conoscete? ve la ricordate?
Dunque: location, (oramai si dice così) campeggio di hippy-fattoni-ubriaconi-barboni-basettoni-capelloni (bel cliché...) di un raduno rock (così sembra) che si svolge in una... discarica (così sembra, altro bello stereotipo);
Primo messaggio di Tim: i raduni-festival rock sono tutti così, feccia e lerciume.
Stacco; una ragazza con vestitone a fiorelloni (bel cliché...) invia un sms e uno dei 'fattoni' lo legge: diventerà padre e lo comunica a tutti urlando e saltando fra la spazzatura. Peccato che poi la stessa ragazza invii lo stesso messaggio a tutti gli altri componenti del campeggio, e anche a un poliziotto... ah, ha, ha che diverteeeente!
DIVERTENTE???
Secondo messaggio di Tim: non solo nei festival rock si professa il libero amore (che bel cliché...), ma una ragazza che rimane incinta non sa neanche chi è il padre, tanto ci ha dato dentro!
Ergo (Terzo messaggio di Tim): LE RAGAZZE SONO TUTTE PUTTANE! Bello eh? complimenti al cre-ativo di Tim...
Ora voglio inviare io un messaggio a quelli di Tim (o meglio un sms): 'mavffncl :-0'
(lo avete tradotto? vi faccio lo spelling: mavaffanculo!)

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