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venerdì 4 giugno 2010

le bruit et l'odeur (suite)

venerdì 4 giugno 2010 0
Già Chirac (detto anche 'supermenteur' durante la campagna delle presidenziali del 2002, prima di essere proclamato 'eroe nazionale' per aver battuto Le Pen -padre- al secondo turno... facile...) ci cascò; e gli Zebda ci fecero una canzone (giustappunto il titolo del post, ma senza la parentesi).
Ma ora il ministro degli interni francese Brice Hortefeux è stato condannato per ingiuria razziale, dopo un fuori-onda imbarazzante: 'quando ce n'è uno, [di arabo, ndr] va bene; è quando ce ne sono tanti che si pone il problema'.
Uh, mi ricorda tanto il Salvini delle canzoni contro i napoletani...

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martedì 11 maggio 2010

sapere di cosa si parla

martedì 11 maggio 2010 0
Tralasciamo le patetiche considerazioni di Suor Letizia, e concentriamoci su quello che ha detto Maroni: 'in Italia rischio scontri come nelle banlieues nel 2005'.
Forse una ripassata storico-sociologica il Ministro dovrebbe farla; ma anche le tv: a ogni piè sospinto, cioè a ogni accoltellamento tra stranieri e successivo scontro (vedi via Padova a Milano) si tira in ballo il problema 'banlieue'.
Allora:
primo: la Banlieue è la periferia profonda di un grande agglomerato urbano (e quindi NON è via Padova, per esempio...)
Secondo: la banlieue non è solo abitata da immigrati (vogliamo mettere i lussuosi 'boroughts borghesi delle grandi città americane? anche quella è 'banlieue'), ma anzi, in prima istanza è per i le classi più povere (operai e pensionati) cacciati dalla città che la 'periferia' è stata creata.
terzo: gli scontri del 2005 sono stati l'estrema conseguenza di un problema complesso e di difficile lettura (superficiale), che cercherò di spiegare.
Dunque, la Francia è stata una Nazione con colonie (la prendo alla lontana?). Alla fine dell'impero coloniale (diciamo dagli anni Sessanta) milioni di abitanti delle ex-colonie (diciamo Algeria, e africa nera) si sono riversati nell'Esagono per cercare lavoro. Si sono stabiliti nelle Banlieues dei grandi centri urbani (grande disponibilità di alloggi a basso prezzo, quasi sempre grandi complessi di edilizia popolare) che ben presto sono diventati veri e propri comuni-dormitorio.
I figli di questi immigrati ('seconda generazione') si vedono emarginati, isolati in questo 'esilio' periferico da ghetto moderno; sono francesi (per diritto di suolo) ma di seconda 'scelta'; a loro le banche non fanno prestiti, non possono andare nelle scuole migliori, non possono entrare nelle discoteche come gli altri... tutto raccontato molto bene dagli Zebda in musica, da Kassovitz al cinema con 'l'odio'.
A ciò si somma la repressione poliziesca, i continui controlli... e, come nel 2005, la morte di due ragazzini inseguiti da una volante.
Quindi, la rivolta 'delle banlieues' del 2005 è una rivolta di francesi 'invisibili' e emarginati nei confronti della società contemporanea, non una 'banale' rissa da bar. E' come se si ribellassero gli abitanti di Buccinasco o di Spinaceto...
Ministro, rimandato a Settembre.

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lunedì 11 gennaio 2010

Rosarno, Alabama

lunedì 11 gennaio 2010 0
L'unico commento che mi viene alla sconvolgente situazione di Rosarno è affidato alle parole e alla voce di Billie Holyday:



STRANGE FRUIT
Southern trees bear a strange fruit,
Blood on the leaves and blood at the root,
Black bodies swinging in the southern breeze,
Strange fruit hanging from the poplar trees.

Pastoral scene of the gallant south,
The bulging eyes and the twisted mouth,
Scent of magnolia, sweet and fresh,
Then the sudden smell of burning flesh.

Here is fruit for the crows to pluck,
For the rain to gather, for the wind to suck,
For the sun to rot, for the trees to drop,
Here is a strange and bitter crop.


STRANO FRUTTO
Gli alberi del sud hanno uno strano frutto,
Sangue sulle foglie e sangue alle radici,
Corpi neri oscillano nella brezza del sud,
Uno strano frutto appeso ai pioppi.

Scena pastorale del prode sud,
Gli occhi sporgenti e le bocche contorte,
Profumo di magnolia, dolce e fresco,
Poi l’improvviso odore di carne che brucia.

Ecco il frutto che i corvi beccano,
Che la pioggia coglie, che il vento succhia,
Che il sole fa marcire, che gli alberi fanno cadere,
Ecco un raccolto strano e amaro.


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martedì 22 dicembre 2009

un po' meno di M...

martedì 22 dicembre 2009 0
Grande notizia, importante notizia, gioiosa notizia, letizia notizia dalla città di M.; un po' meno di M...
Buon Natale.

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martedì 1 dicembre 2009

localismi

martedì 1 dicembre 2009 0
L'amaca di Michele Serra, domenica:
"Il sindaco leghista di Cocquio, il paesello dell' ormai celebre "delitto delle mani mozzate", tira un sospiro di sollievo: l' assassino - confida a un giornalista - «non è uno di noi. Abita a nove chilometri». Ecco una frase che illustra splendidamente (nonché comicamente) la paranoia localista: uno che abita a nove chilometri «non è uno di noi». Nove chilometri non è neanche una distanza, è una parodia di distanza. Pensate a quale ridicola misura dell' umano corrisponde uno sguardo che concepisce il "fuori" appena dietro l' ultimo muro dell' ultima villetta del paese. Finché tutto questo rimane folklore, si può anche sorridere: quelli di Roccadisopra che odiano quelli di Roccadisotto, e viceversa, fanno parte del vecchio armamentario rurale, villereccio, strapaesano, burino eccetera che appartiene alla nostra lunghissima storia contadina. Il problema è che tutto questo è diventato politica, anzi è diventato governo. Non è più il reperto da tirare fuori dal baule dei nonni, per contemplarlo con divertito affetto. È un pauroso rigurgito di roba vecchia, pre-moderna e pre-cittadina, che improvvisamente riprende vita, come le mummie. E quando dice «nove chilometri», senti che lo dice a misura di mulo, anche se ha il Suv."


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mercoledì 30 settembre 2009

notizie dalla città di M...

mercoledì 30 settembre 2009 2
Ecco uno dei motivi per cui uno vorrebbe andarsene dalla città di M...

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(da oggi 'notizie dalla città di M' è anche un'etichetta 'post-it')

venerdì 28 agosto 2009

Autogrill

venerdì 28 agosto 2009 0
In questi ultimi giorni mi sono sempre stropicciato 'le orecchie' quando sentivo nei tiggì di questa vicenda, e del soprannome -molto romanesco a dire il vero, tra 'er patata', 'er trucido', 'er lasagna'- del colpevole: 'svastichella'. Sembra, detto così in tivvù, più il nome di un panino (tipo 'rustichella') che quello di un uomo che 'rivendica' la propria appartenenza politico-culturale... ma oramai anche la svastica è così distante nel tempo -o forse, invece, è così drammaticamente quotidiana- da poterci permettere di trattarla con disincantata leggerezza. Come sempre sono d'accordo con Michele Serra su Repubblica di oggi:

Il nomignolo di «Svastichella», a leggerlo e a sentirlo, lascia interdetti. E' il nome di un nazista ma anche il nome di un buffone. Ha una radice tragica e orribile, che evoca lo sterminio, ma una confezione quasi allegra, da maschera popolare, Svastichella come Sganapino o Brighella. Rivela l'osceno cinismo con il quale una plebe trucida e stupida maneggia un Male del quale nemmeno indovina i connotati: è già da lunghi anni che nelle curve dell'Olimpico la svastica è una Svastichella, un gadget gaglioffo, un tatuaggio, uno sghignazzo, è già da molti anni che il razzismo e l'omofobia sono materia da marciapiede, pestaggi, cori sbraitati dal branco, coltellate a chi capita, ma in fondo solo «pe' divertisse», per tirare la giornata. Questa capacità, tutta italiana, di rendere cialtrona anche la tragedia è perfettamente espressa dallo Svastichella quando si scopre che è «seminfermo di mente», a lui l'ha rovinato la psiche, come in un film di Sordi, e dunque ha sempre evitato la galera. Quanto fascio e quanto cialtrone non è dato sapere. Diciamo solo che entrambi gli ingredienti dell'impasto, molto nostrano, lo rendono disgustoso in pari misura. -Michele Serra- l'amaca.

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mercoledì 8 luglio 2009

embé? dove sta la novità???

mercoledì 8 luglio 2009 0
Sferzante commento di Francesco Merlo su Repubblica di oggi about Matteo Salvini e il suo coro da stadio (massì, QUEL Salvini... quello dei tram per milanesi...)

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martedì 26 maggio 2009

un popolo di Santi e navigatori

martedì 26 maggio 2009 0
... e emigranti.
Ecco un estratto di un documento dell'Ufficio immigrazione U.S.A. del 1912:

(...) "Non amano l'acqua, molti di loro puzzano perché tengono lo stesso vestito per molte settimane.
Si costruiscono baracche di legno ed alluminio nelle periferie delle città dove vivono, vicini gli uni agli altri.
Quando riescono ad avvicinarsi al centro affittano a caro prezzo appartamenti fatiscenti.
Si presentano di solito in due e cercano una stanza con uso di cucina. Dopo pochi giorni diventano quattro, sei, dieci.
Tra loro parlano lingue a noi incomprensibili, probabilmente antichi dialetti.
Molti bambini vengono utilizzati per chiedere l'elemosina ma sovente davanti alle chiese donne vestite di scuro e uomini quasi sempre anziani invocano pietà, con toni lamentosi e petulanti.
Fanno molti figli che faticano a mantenere e sono assai uniti tra di loro.
Dicono che siano dediti al furto e, se ostacolati, violenti.
Le nostre donne li evitano non solo perché poco attraenti e selvatici ma perché si è diffusa la voce di alcuni stupri consumati dopo agguati in strade periferiche quando le donne tornano dal lavoro.
(...) I nostri governanti hanno aperto troppo gli ingressi alle frontiere ma, soprattutto, non hanno saputo selezionare tra coloro che entrano nel nostro paese per lavorare e quelli che pensano di vivere di espedienti o, addirittura, attività criminali.
(...) (...) Propongo che si privilegino i veneti e i lombardi, tardi di comprendonio e ignoranti ma disposti più di altri a lavorare. Si adattano ad abitazioni che gli americani rifiutano pur che le famiglie rimangano unite e non contestano il salario. Gli altri, quelli ai quali è riferita gran parte di questa prima relazione, provengono dal sud dell'Italia. Vi invito a controllare i documenti di provenienza e a rimpatriare i più. La nostra sicurezza deve essere la prima preoccupazione".

e qui un documento del 1924

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lunedì 11 maggio 2009

Sul tramvai

lunedì 11 maggio 2009 0
La migliore risposta in circolazione alle stronzate della Lega a Milano!

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update: ooops! Mi sbagliavo, c'è anche questa.

venerdì 8 maggio 2009

L'ultimo metrò

venerdì 8 maggio 2009 0
Nuova, terrificante proposta (ma il relatore Salvini la classifica come 'una battuta') della Lega a Milano: vagoni del metrò solo per milanesi; 'per la loro sicurezza, troppi extracomunitari' -dice ancora il Salvini. Il Sindaco Moratti replica: 'Ma le spese per la sicurezza sui mezzi pubblici sono già state raddoppiate'.
Cioè, fatemi capire, se fosse un problema di 'sicurezza' il Sindaco sarebbe d'accordo con la Lega?

Con gran tempismo l'ATM fa uscire questa campagna di affissioni (molto bella)

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venerdì 3 aprile 2009

Foggia, Alabama

venerdì 3 aprile 2009 0
E noi che si pensava che con Rosa Parks il mondo fosse cambiato: invece in Puglia si torna indietro...



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mercoledì 1 aprile 2009

E la vincitrice è...

mercoledì 1 aprile 2009 0
Primo caso di applicazione lella Legge che obbliga la denuncia di clandestini che ricorrono alle cure mediche


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martedì 17 febbraio 2009

il gancio cielo

martedì 17 febbraio 2009 0
Uno dei grandissimi dell'NBA e del basket di tutti i tempi (ça va sans dire...) intervistato sul Corriere di oggi

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il triangolo nero


Per spazzar via ogni dubbio: trovo una delle nuove 'regole' per la 'gestione' dei campi rom a Roma assolutamente ragionevole (il presidio socio-assistenziale)... ma tutte le altre mi puzzano di orrendo déjà-vu

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venerdì 6 febbraio 2009

continuiamo così...

venerdì 6 febbraio 2009 1
... facciamoci del male (paese di merda II)

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(ah, il primo dei ds che punta a una qualsiasi possibile alleanza con la Lega pur di mandare via il nano pelato, lo scortico vivo... e il mio voto non lo prende più!)

martedì 27 gennaio 2009

McKebab? Ribollita?

martedì 27 gennaio 2009 2
Che Paese di merda...



(nella foto: la 'nuova' torre Guinigi a Lucca...)

segue dibattito... (io sono 'davide'...)

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mercoledì 21 gennaio 2009

ha, ha, ha (???)

mercoledì 21 gennaio 2009 0
il Giorno della Memoria si avvicina, e il 'nostro' non demorde:
La sapete quella del campo di concentramento? Il kapò dice: "Per voi ho una buona notizia e una meno buona. Metà di voi saranno trasferiti in un altro campo". E a questo punto tutti gridano evviva, e chiedono quale sia quella cattiva. A questo punto il soldato aggiunge: "Quella meno buona è che la parte di voi che sarà trasferita è quella che va da qui in giù» e nel dire questo con la mano indica dalla cintola in giù".
(Raccontata da Silvio Berlusconi nel suo recente comizio a Nuoro).

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venerdì 7 novembre 2008

poi basta!

venerdì 7 novembre 2008 0
Con la vignetta di Altan di oggi, considero chiuso l'argomento 'abbronzatura'...



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suoneria

chissà se il Cav. Silvio Banana ha questa canzone come suoneria al suo cellulare:

Un giorno un grande esplorator
là nell'equator
intorno radunate le tribù
e poi gli disse così:
soli soli che ci fate qua
molto meglio è la città
seguitemi su
ma il vecchio negro disse allor:
Oh bongo bongo bongo
stare bene solo al Congo
non mi muovo no no
bingo bango bengo
molte scuse ma non vengo
io rimango qui
no bono scarpe strette saponette
treni e tassì
ma con questa sveglia al collo
star bene qui
ma sempre il grande esplorator
ad ognun parlò
dei quadri futuristi dello swing
la nostra moda spiegò:
soli soli che ci fate qui
io vi porterò a Paris
seguitemi su
ma il vecchio negro disse ancor:
Oh bongo bongo bongo
stare bene solo al Congo
non mi muovo no no
bingo bango bengo
molte scuse ma non vengo
io rimango qui
no bono radio e cine signorine
magre così
molto meglio anello al naso
ma stare qui
bongo bongo bongo
stare bene solo al Congo
non mi muovo no no
bingo bango bengo
molte scuse ma non vengo
io rimango qui
no bono scarpe strette saponette
treni e tassì
ma con questa sveglia al collo
star bene qui
ma con questa sveglia al collo
star bene qui
ma con questa sveglia al collo
star bene qui

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