venerdì 21 maggio 2010

in un paese normale

venerdì 21 maggio 2010
E patapìm... e patapàm, avrebbe detto Alex Drastico...
Ecchissenefrega della liquidazione di Santoro (ennò, un po' me ne frega... sono soldi di tutti)... il vero nocciolo della questione è sempre il solito: in un paese normale, in cui l'informazione è libera e la concorrenza REALE esiste, l' "affaire Santorò" non esisterebbe.
Avesse qualche dubbio e/o ricevesse qualche pressione, state pur tranquilli che il suo fax sputerebbe almeno 3 o 4 richieste di collaborazioni (milionarie) da parte di concorrenti televisivi VERI, pur di accaparrarselo.
Da noi, ovviamente, no; eccheffà, intimorito e bistrattato dalla RAI dove va, da Papi Silvio? A la7, che dopo un timido accenno di 'terzo polo' ricevette pressioni e si zerbinò anch'essa al duopolio?
il suo 'editoriale' di commiato è QUI, e ce n'è per tutti (certo che se limitasse un cicinino il suo smisurato ego...).

voster semper voster

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