martedì 1 dicembre 2009

localismi

martedì 1 dicembre 2009
L'amaca di Michele Serra, domenica:
"Il sindaco leghista di Cocquio, il paesello dell' ormai celebre "delitto delle mani mozzate", tira un sospiro di sollievo: l' assassino - confida a un giornalista - «non è uno di noi. Abita a nove chilometri». Ecco una frase che illustra splendidamente (nonché comicamente) la paranoia localista: uno che abita a nove chilometri «non è uno di noi». Nove chilometri non è neanche una distanza, è una parodia di distanza. Pensate a quale ridicola misura dell' umano corrisponde uno sguardo che concepisce il "fuori" appena dietro l' ultimo muro dell' ultima villetta del paese. Finché tutto questo rimane folklore, si può anche sorridere: quelli di Roccadisopra che odiano quelli di Roccadisotto, e viceversa, fanno parte del vecchio armamentario rurale, villereccio, strapaesano, burino eccetera che appartiene alla nostra lunghissima storia contadina. Il problema è che tutto questo è diventato politica, anzi è diventato governo. Non è più il reperto da tirare fuori dal baule dei nonni, per contemplarlo con divertito affetto. È un pauroso rigurgito di roba vecchia, pre-moderna e pre-cittadina, che improvvisamente riprende vita, come le mummie. E quando dice «nove chilometri», senti che lo dice a misura di mulo, anche se ha il Suv."


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