venerdì 8 ottobre 2010

on a marché sur la Lune...

venerdì 8 ottobre 2010 0
Riprendendo il titolo di un Tintin...
Ma è veramente avvenuto?
Ci sono state varie ipotesi 'negazioniste' e anche un film ('Capricorne One')...
Un po' come la tesi P.I.D. (Paul Is Dead, a proposito di McCartney), ieri sera ARTE proponeva un docu-fiction delirante in cui la tesi principale è la seguente: Kubrick (che stava girando '2001') realizzò anche le immagini del falso atterraggio sulla luna.
La storia è un po' più complessa (e avvincente)... ma il plot è questo.
qui sotto la prima parte del documentario



link alle altre due parti nella pagina di DailyMotion...

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giovedì 30 settembre 2010

effebì

giovedì 30 settembre 2010 0
E se la seduta di ieri a Montecitorio fosse una pagina di Facebook?
L'Espresso prova a ricostruirla...

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venerdì 24 settembre 2010

fare le proporzioni

venerdì 24 settembre 2010 0

Bellissima applicazione della BBC... inserite il vostro indirizzo (o quello che volete) e guardate quanto grandi sono le cose rispetto al vostro 'orticello'...
L'app la trovate QUI

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mercoledì 15 settembre 2010

leggere, leggere, leggere...

mercoledì 15 settembre 2010 0
Come sempre più spesso accade, anche quelli di Repubblica non leggono bene le cose, e di conseguenza fanno articoli falsati dalla loro ignoranza.
Oggi per esempio, su Repubblica.it si parla di robot che mentono e si cita Asimov.
Il rimando dalla home page dice: 'robot bugiardi; un algoritmo smentisce Asimov'.
Oibò, andiamo a leggere; poi si scopre che l'articolo da ragione ad Asimov (o meglio, evidenzia quello che Asimov ha scritto) e cita la prima legge della robotica, che un robot sarebbe in grado di evitare, mentendo.
Ma benedetti figlioli, se solo aveste aperto wikipedia scoprireste che le leggi della Robotica sono tre, e che per l'appunto 'tutelano' l'uomo.
Il link lo trovate QUI.
buona lettura
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mercoledì 1 settembre 2010

così fan tutte...

mercoledì 1 settembre 2010 0
Come una Toyota qualunque...

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adieu...

Io c'ero quel giorno, sugli Champs-Elisées.
Io c'ero quel giorno in cui, per 8 miseri secondi (otto!), Laurent Fignon perse il suo terzo Tour, contro l'americano Greg LeMond. Ero di passaggio a Parigi per poi andare in Irlanda, e ci appostammo (io e i miei compagni di viaggio) a circa trecento metri dal traguardo.
Io soffrii parecchio per quel ciclista atipico, che sapeva parlare (anche troppo, anche fuori dai denti) in un periodo in cui il circo delle due ruote non era ancora mediatizzato e in cui lui si stagliava dalla massa del plotone che faticava a uscire dallo stereotipo del 'sono contento che sono arrivato uno'.
Eppoi era cosi 'intello'... occhialini e codino...
Poi l'89 era anche il Bicentenario della Rivoluzione, e un francese primo al tour era da leggenda, in quell'anno.
Verranno poi i successi di Indurain e poi Armstrong, due che non mi hanno mai convinto fino in fondo, il primo perchè gli cucivano il Tour addosso e l'altro perchè sempre sospettato di doping...
Tutto questo per dire che Laurent se n'è andato ieri a 50 anni.
E che tutti, nonostante la lunga carriera fatta di successi strepitosi, lo ricorderanno per quel tour lì, per quell'amara sconfitta.
Un po' come per noi italiani USA94 sta tutto nelle lacrime di Baresi a finale persa; chi si ricorda una sola partita precedente o un solo momento 'migliore' di quello per fotografare il mondiale?
Un po' come per Jospin... tutta la sua carriera politica sta in quel ballottaggio mancato nel 2002 alle presidenziali (quello che ha portato Le Pen al secondo turno)...

Adieu Laurent, che ti sia lieve la terra...

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update: un bel ricordo di Gianni Mura

venerdì 27 agosto 2010

vergognarsi un po' (ma ne valeva la pena)

venerdì 27 agosto 2010 0
Qualche giorno fa, in vacanza sul lago, ho portato Anna a 'sfogarsi' sui giochi gonfiabili.
Insomma, mentre lei saltagrillava da uno scivolo all'altro, dalla casa di Topolino al castello del drago, io mi sono messo a sfogliare svogliatamente il Corriere del giorno, messo gentilmente a disposizione dei genitori dai gestori (ah, c'erano anche varie amenità gossippare, evitate come la peste).
Per farla breve, vengo attirato da un trafiletto che esaltava una strana combinazione letteral-musicale: si tratta di una raccolta di poesie surreali di Fosco Maraini e musicate da Bollani e cantate da Altomare: 'gnòsi delle fànfole'.
A corto di penna e taccuino (male, tutti gli architetti girano per il mondo con quegli strumenti in tasca...) mi sono guardati intorno con circospezione per poi... straaaap! per mettermi in tasca la preziosa recensione. Mi sono un po' vergognato del gesto (assolutamente egoistico, e se la stessa cosa interessava poi a qualcun altro?); ma una volta comperato il libro+cd mi sono messo in pace con la coscienza... è davvero straordinario (...e mi ricorda anche un po' il Capossela di 'canzoni a manovella')

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mercoledì 25 agosto 2010

rientro con pensierino

mercoledì 25 agosto 2010 0
Quando mi assento per più di una settimana, al mio ritorno trovo nella cassetta delle lettere i numeri arretrati di Charlie hebdo... allora, conscio che alcune notizie (specialmente quelle che fanno da traino alla satira del giornale) sono oramai obsolete, sfoglio questi 'vecchi' numeri con una certa sufficienza.
Ma senza tralasciare mai le cronache dal pronto soccorso di Pelloux (anzi, insieme alla 'vie sécrète des jeunes' di Riad Sattouf e la prima cosa che leggo).
Spesso divertenti, a volte rabbiose, sempre interessanti, raramente 'noiosette'... e quella che vi propongo qui sotto è decisamente tra le più belle che io abbia letto; commovente (non vogliatemene, ma mi risulta lungo farne la traduzione... provate con google)

LA MER, CONTE CONTEMPORAIN
Marion, au coeur si grand et a l'humanisme a trouver beau le laid, s'est décidée a devenir gériatre. Lorsqu'elle a demandé a rester dans le service de geriatrie de ce bel hôpital parisien, le chef de pôle, qu'elle croyait être son pote, l'a virée, car il voulait avoir la prime sur les objectifs financiers et n'aimait pas sa «marginalité». Un con devenu chef est un néant.
Sans désespérer, elle est partie travailler dans une maison de retraite. Pas facile de trouver un intérêt dans la routine de vieillards dits « déments ». Chaque jour, la visite a 9 heures avec l'infirmière qui raconte ses douleurs, le jeune brancardier qui rève d'ètre footballeur et la cadre sarkozyste... Elle a tenu six mois, critiquant souvent le fait que les vieux étaient posés devant le Journal de 13 heures de TF1, après être passés devant une jardinière de légumes entourée d'une viande d'une race irréelle et des desserts que seule la poubelle accepte d'engloutir. Cet établissement aurait dû s'appeler «la désespérance fleurie». L’agonie moderne des vieilles gens est une longue attente aux révoltes rêvées.
Un matin, Marion est entrée dans la chambre de M. André, 77ans, ancien professeur de français placé ici en raison de son handicap à la marche après une fracture du fémur. Il habitait au cinquième sans ascenseur, alors il a été déposé là. Il ne disait rien depuis des mois. L’aide-soignant l'avait surnommé «l'huître» et ça faisait rire la cadre. Il a attendu d'ètre seul avec la toubib, l'a regardée et tenté un «je m'ennuie». Elle lui a demandé ce qu'il voulait. «Des livres... De l'air... » La cadre lui a tendu un vieux Paris Match et a ouvert la fenêtre... «Qa aurait pu être pire», murmura André. Marion s'est marrée et la cadre est partie en jugeant ce pensionnaire irascible, incohérent, et en déclarant qu'il fallait majorer ses calmants.
Notre gériatre n'a pas dormi et a réfléchi jusqu'à l'arrivée au sommet de la montagne de son idée. Le lendemain, elle a bâti le projet avec le directeur de l'établissement, tout aussi enthousiaste : douze vieux volontaires iront revoir la mer ! Un mois de préparatifs et de formalités a été nécessaire pour le voyage. Certains n'avaient plus vu la mer depuis plus de soixante ans ! André decida de lâcher le déambulateur et de reprendre la canne, et la kiné, avant le départ, a redoublé l'exercice.
Le grand jour arriva. Ils ont enlevé robes de chambre et pyjamas pour mettre les beaux habits, comme si La Java bleue allait étre jouée aux bords de la Marne un dimanche. Cela ressembla a une évacuation sanitaire. Il a fallu installer les plus invalides, prévoir les médicaments, les couches-culottes, les chaises roulantes, les préparations liquides pour les nourrir... Mais Marion avait tout prévu, méme la musique dans le bus. Et dès le premier virage, ça a commencé a papoter comme des mômes, avec souvenirs et potins, petits refrains fredonnés et compliments des hommes a ces dames sur la tenue de leur coiffure. Vues de haut, elles ressemblaient a un déplacement de pelotes de laine colorées !
A l'arrivée, ils ont eu du mal a sortir sur la plage, regardant longuement l'objectif atteint. Une vieille a refusé la chaise roulante et a pris le bras de l’accompagnateur pour aller marcher sur le sable en pleurant en silence. Les douze vieux ont fini sur le sable. André levait ses bras au ciel en marmonnant. Le soir, ils ont mangé a l'auberge et ont même bu un verre de vin. Il paraît méme qu'ils se sont couchés tard... C'est-à-dire bien après le Journal des Régions de la 3, en langage maison de retraite. Le rire est apparu autour de la table lorsque André a chanté puis a proposé de voir les étoiles.
Clopin-clopant, la bande d'instables est partie vers la terrasse. Les vieilles, redevenues femmes, ont rajusté leur coiffe et les hommes se sont occupés de ceux qui ne marchaient pas bien. Sur la terrasse, ils ont regardé le ciel étoilé. Certains ont dû confondre les villages de la côte, mais on s'en fout. Ils n'ont pas touché à leurs compléments alimentaires, n'ont pas pris leur calmant pour dormir. Au bout de huit jours, presque tous étaient redevenus continents et plus éveillés. Ils mangeaient tous a table et la télé était éteinte.
Marion en a un peu pleuré à son retour lorsqu'elle m'a raconté son histoire : fière simplement d'avoir fait du bon boulot. André lui a écrit une belle lettre en pleins et déliés pour lui dire que ce fut son plus beau voyage. Sans doute son dernier, mais le plus merveilleux.


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venerdì 30 luglio 2010

ricaricare le batterie

venerdì 30 luglio 2010 0
Solo 12 post (13 con questo) nel mese di luglio... troppo preso con la nuova creatura (YOYO-lab) che vedrà la luce al MACEF di Settembre, per commentare o postare più di così...
vi lascio con la (non tanto) bene augurante 'l'operaio della Fiat (la 1100)' di Rino Gaetano (con tutte le implicazioni del caso...)



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mercoledì 21 luglio 2010

che afa che fa...

mercoledì 21 luglio 2010 0
Va bene essere in anticipo sui tempi... ma così rischiano di essere presi per il culo... (ma anch'io per esempio, mi sento preso per il culo, da loro)

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Nunovó tango

Il disegnatore che ha lavorato alla realizzazione dei 'fumetti animati' di Machinarium è un genio...



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se son rose...

Forse (ma forse) una speranza c'è...

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AAA vendesi

Se siete interessati al 'mattone' sappiate che a ottobre potete comperarvi questo; non fumatori, non bevitori, referenziati; astenersi perditempo.

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il dinamico duo...


Sì, vabbé... bum!

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martedì 20 luglio 2010

il parvenu

martedì 20 luglio 2010 0
Trovo sempre un po' imbarazzante dover parlar male degli anziani (di Papi, mica di Aznavour... chettelodicoaffare...)

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venerdì 16 luglio 2010

arsura

venerdì 16 luglio 2010 0
In questi giorni di gran caldo afoso, chi non vorrebbe una di quelle belle cochecole ghiacciate?
Ma una volta c'erano anche altre bibite, oramai (quasi) scomparse. Le ricorda bene Bressanini sul suo blog (sempre molto interessante)...

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mercoledì 14 luglio 2010

fet-nat

mercoledì 14 luglio 2010 0
Era l'abbreviazione di 'fête nationale' sui vecchi calendari francesi.
Si narra che molti bimbi vietnamiti, prima di Dien-bien-phu, avessero come nome 'fetnat', dal momento che i genitori quello leggevano sul calendario al momento della scelta del nome da dare alla creatura (secondo l'usanza, anche nostra, di dare al nascituro il nome del santo del giorno).
Ma in un anno di Mondiali di calcio, mi piace ricordare la Marseillaise di 'Fuga per la vittoria' (dal minuto 6:00)...



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martedì 13 luglio 2010

shopping

martedì 13 luglio 2010 0
Cinque 'consigli per gli acquisti' per la prossima visita di Papi all'IKEA; lista stilata dalla redazione del Post.

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astenersi perditempo

Una volta per visionare una palazzina in costruzione si ricorreva al 'plastico' ovvero il modello in scala; poi ci furono i rendering (ovviamente lo strumento digitale permetteva anche viste realistiche degli interni); ora la realtà virtuale (e il web 2.0) ci ha fatto fare un passo in avanti (a quando il 3D?). Ma che uno debba sborsare 5000 'n'euri (cinquemila!) per poter visionare un appartamento virtuale mi sembra eccessivo (e immorale...)

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mercoledì 7 luglio 2010

orgoglio nerazzurro

mercoledì 7 luglio 2010 0


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cinque cose

da ricordare della settimana monegliese:
1) l'oramai consolidato e indissolubile rapporto di amicizia (e complicità) con la famiglia Gramaccioni: Lorenzo, Michelle, Marta ed Elio;
2) la focaccia capperi e olive della focacceria di Ornella e Cesare;
3) Renato, il bagnino dei Bagni Jolanda;
4) i ghiaccioli artigianali dei suddetti bagni (su tutti: mela verde, menta, pesca);
5) la tragica moda (tutta milanese, constatato) del bermuda da spiaggia 'a vita bassa'. Funziona così: si indossa un boxer intimo di maglina e sopra si mette il bermuda fiorato-hawaiano, lasciando bene in evidenza l'elasticone del sottostante boxer (roba da caduta dell'Impero...); ah, ovvio... vestiti (?) così si fa anche il bagno; chettelodicoaffare...

la 'banda del buco'; nell'ordine: Elio, Anna e Marta.

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