venerdì 30 maggio 2008

eppur si muove...

venerdì 30 maggio 2008 0

voster semper voster

ATM in salsa cilena

Oggi pubblico stralci dell'articolo di Repubblica riguardo i controlli ATM sui mezzi pubblici:

Milano, pugno duro dei vigili caccia agli irregolari sul bus
Franco Vanni (30 maggio 2008)
Gli stessi passeggeri milanesi chiamano le redazioni per descrivere indignati la scena: «Hanno controllato i documenti a tutti e a quelli che non li avevano li hanno fatti scendere e messi in fila vicino a un muro. Poi li hanno portati via a bordo di cellulari o di autobus con le grate sulle finestre, del tipo di quelli che si usano per scortare i tifosi ultrà».

La scena ha lasciato allibiti centinaia di milanesi. Un pullman con grate di ferro ai vetri fermo in piazza XXIV Maggio, in pieno centro. A bordo clandestini appena fermati dai vigili urbani in divisa "da combattimento" con manganelli e pistole. Disperati fermati sul tram senza biglietto e documenti in attesa sul bus "blindato" di essere trasportati a una centrale della polizia locale per l´identificazione per poi finire in questura.L´operazione era partita lunedì, ma solo ieri i passeggeri dell´Atm si sono accorti di quello che stava accadendo nel sedile accanto al loro. E molti hanno telefonato indignati alle redazioni dei giornali. L´obiettivo per il Comune è fermare i clandestini con una nuova tecnica: alla fermata del tram il controllore chiede il biglietto allo straniero, se non lo ha gli chiede i documenti e a quel punto interviene il vigile. Dal tram il clandestino viene caricato direttamente su un pullman e spedito a una vicina centrale dei vigili per l´identificazione, e di lì in questura. [...]
Il sindaco Letizia Moratti, a Torino per la presentazione del Festival musicale MiTo che accoglierà anche i violini gitani, protegge il suo vice: «Vanno distinte le due sfere: dare sicurezza con l´ordine pubblico, ma fare anche conoscere culture che possono avvicinare Paesi e città in un percorso virtuoso». Il suo vicesindaco Riccardo De Corato, vera anima dell´operazione, entra nel merito: «I controlli sul tram non sono una novità. Li abbiamo intensificati, d´accordo con questura e prefettura. Noi i clandestini li cerchiamo ovunque: per loro la vacanza in Italia oramai è agli sgoccioli». [...]

buon (?) fine settimana...

voster semper voster

giovedì 29 maggio 2008

è primavera...

giovedì 29 maggio 2008 0
beh, per molti la primavera, anche se ora sembra di essere già in estate - ah, signora mia, non ci sono più le mezze stagioni- arriva con le rondini... per me, con le fragole selvatiche che crescono nel cortile dello studio...


voster semper voster

mercoledì 28 maggio 2008

tutto cambia perchè nulla cambi...

mercoledì 28 maggio 2008 0
urca... che succede?
Niente, ho semplicemente rivisto la grafica e la presentazione del blog; il template di base mi sembrava un po' tristanzuolo, e così ho trovato e applicato (dopo qualche 'smadonnamento', come si dice in termini tecnici) questo modello, che mi sembra molto bello...
ovviamente, tutto cambia... ma non i contenuti!!!
cosa ne pensate?

voster semper voster

lunedì 26 maggio 2008

Romanzo popolare?

lunedì 26 maggio 2008 0
Poi mi è venuta in mente un'altra cosa, o meglio, un altro film.
Vi ricordate 'La febbre del Sabato sera'? Saicheppalle, quel concentrato di balletti e canzoncine con vocine stridule?
Ennò, cari miei (ancora???), questo film è veramente epocale... e sottovalutato!
Il nostro Tony fa il garzone in un negozio di vernici e si fa il culo tutta la settimana; unico suo sfogo - e aspirazione - è il sabato sera in discoteca a ballare con i suoi amici, operai e poveri immigrati italiani come lui, e rimorchiare ragazze (che poi ci scappino le scaramucce con i portoricani loro coetanei è nella natura delle cose...). Quando Tony partecipa alla gara di ballo, lo fa non per sfondare in tivvù ma per vincere il premio e tirare a campare un po' meglio per qualche tempo...
Lo spaccato di vita newyorkese di quegli anni è genuino, così come è genuino il personaggio di Travolta (che poi anche lui, come Stallone, negli anni Ottanta del riflusso rampante e yuppista, si farà prendere la mano...), vero 'eroe' popolare.
(Per avere una visione complementare di quel periodo, c'è poi 'Summer Of Sam' di Spike Lee; stessi ambienti, stessi divertimenti, stesse classi sociali, ma con la paura del serial killer e l'angoscia dell'eroina che devasta un'intera generazione nei sobborghi poveri...)
Insomma, non mi sembra un caso che sia la 'Febbre' che il già postato 'Rambo' siano figli di quel periodo 'democratico' di Carter, in bilico tra la guerra (persa) che ha sconvolto una generazione di giovani, la recessione e le crisi economico-energetiche dovute al petrolio, e le promesse di benessere a venire di Reagan...

voster semper voster

working class hero...

L'altra sera (venerdì), serata tragica dal punto di vista televisivo (non avendo Sky, non posso neanche vedere Jamie che spignatta su 'Gambero Rosso'), mi è capitato di guardare (distrattamente, la Ninna ammalata assorbe un po' di energie) 'Rambo'... saicheppalle, quel fascista di Stallone?
Ennò, cari miei, Rambo è invece un film 'de sinistra'... Ve la ricordate la trama?
Dunque, Rambo è un reduce del Vietnam che gira ramingo e senza fissa dimora gli USA, così per il piacere di farlo (e anche perché non c'è nessuno che lo attende a casa...), spirito libero senza pensieri... e gli capita di attraversare una contea dove lo sceriffo, fascista e intollerante, non ama troppo i vagabondi e i capelloni; se poi uno è vagabondo e capellone ecco che lo sceriffo non lo sopporta proprio e comincia con le vessazioni; lo riaccompagna al confine della contea (uh, mi ricorda Borghezio), lo arresta e lo tortura psicologicamente una volta che tenta (è in suo diritto farlo) di riattraversare la Contea. Fino a quando Rambo, al quale sono girate le palle, mette a ferro e fuoco la città... ma attenzione: non ce l'ha con la popolazione, ma solo con l'Autorità costituita... lo sceriffo e i suoi scherani fascisti!
Alla fine Rambo, nel frattempo raggiunto e fatto calmare dal suo vecchio comandante in Viet, si confessa e scoppia in un pianto liberatorio: 'cosa volete che faccia della mia vita? ho perso gli affetti più cari nella giungla, non ho più nulla, non riesco neanche a ottenere un lavoro come benzinaio...'
Ecco, ora c'è da chiedersi: che differenza c'è tra Rambo (questo Rambo) e il personaggio di John Voigt, reduce invalido, nel film 'Tornando a casa' con Jane Fonda? Forse solo la violenza, quella fisica, ma si tratta comunque di due storie altrettanto spiazzanti e, nell'America pre-Reagan - uscita da poco dalla prima guerra persa della loro Storia - altrettanto sconvolgenti...
Stallone, tra '70 e '80 ha veramente incarnato la 'working class', prima con Rocky e poi con questo Rambo... Poi è arrivato Reagan e Sly si è fatto coinvolgere in un patriottismo fascisteggiante... Rocky contro 'ti-spiezzo-in-due' e Rambo a fianco dei Mujaeddin in Afghanistan contro i comunisti...
Allora, questo Rambo, è poi così 'fascista'???

voster semper voster

venerdì 23 maggio 2008

genio italico...

venerdì 23 maggio 2008 0
Che cos’è il genio? È fantasia, intuizione, colpo d’occhio e velocità di esecuzione.
“Il Perozzi” alias Philippe Noiret


Corso Lodi - altezza della stazione ferroviaria

voster semper voster

mercoledì 21 maggio 2008

la rosa è al completo...

mercoledì 21 maggio 2008 0
Oggi la rubrica 'le allegre vite dei santi' sfoggia un rosario di santi e beati messicani che sembrano usciti da un album Panini... (http://www.santiebeati.it/dettaglio/90110)... Speriamo che Moratti, dopo i bagordi dello Scudetto (16!) e le promesse di rinforzi della rosa, non si invaghisca di qualcuno di loro... e speriamo che qualcuno dello staff, in caso contrario, gli ricordi che giocano già in una squadra importante, il cui presidente è moooolto potente...

voster semper voster

martedì 20 maggio 2008

dai diamanti non nasce niente...

martedì 20 maggio 2008 0
Ieri sono stato a Vicenza, in 'gita lavorativa' alla fiera CHARM, una delle tre fiere del gioiello che si svolgono annualmente nella città palladiana.
Ci sono stato per 'annusare l'aria che tira', nel senso che ho un paio di ideuzze che sto sviluppando, e avevo la necessità di fare un po' il punto della situazione.
Oh, lusso vero... e stordente!!!
Veramente: diamanti come nocciole, pietre preziose come neanche il riso ai matrimoni, orologi come padelle... Non che non me lo aspettassi, ma così tanto no... Il tutto solitamente declinato in uno stile cafonal-babilonese-brianzolo-cravattaro-pappone che fa veramente pensare. Ovvio che la lingua che tutti parlavano (e capivano) era quella... russa (eh, Putin e i suoi amichetti)! Ma forse sarebbe piaciuto anche a Sarkozy 'bling-bling' (e la sua nuova consorte, Carlà 'plin-plin'...)!
Quello che ho trovato altrettanto stupefacente è lo stile medio di un qualsiasi 'gioiello' da uomo, a partire da quelli (anche un po' 'poveri') in acciaio: tante patacche degne dei Costantini e dei MarieDeFilippi, tronisti e adolescenti ruminanti, petto glabro e sguardo fra il pesce, il marpione da rimorchio e il maschio fascista... Ma un po' di classe, quella vera???
Forse invece deve andare così, d'altronde se questo è ciò che si passa in tivvù...
Poi uno esce dalla Fiera e si trova lì, in mezzo ai capannoni e a i TIR dell'industria diffusa veneta (la famosa 'locomotiva'), quasi per caso, una piiicccola villa palladiana, bellina bellina, pura pura, innocente innocente... e si torna a vedere la classe, quella vera!!!

voster semper voster

finalmente...

dove eravamo rimasti?



voster semper voster

venerdì 16 maggio 2008

Persepolis

venerdì 16 maggio 2008 1
in attesa di vedere il docu-cartoon in concorso quest'anno su Sabra e Shatila...
Avete per caso visto questo al cinema???

Tratto dall'omonimo fumetto di Marjane Satrapi...
vedetelo, cercatelo, (scaricatelo...)

voster semper voster

giovedì 15 maggio 2008

a Cannes, a Cannes!!!

giovedì 15 maggio 2008 1
Pare che il protagonista (quello vero) abbia detto di se stesso-Servillo: 'uh, è una mascalzonata, io non sono cinico'.

Il che mi ricorda il Benigni di 'Johnny Stecchino': '... Ma non mi assomiglia ppegggnieeente!!!'
... o Jessica Rabbit: 'Io non sono malvagia; è che mi disegnano così...'

voster semper voster

mercoledì 14 maggio 2008

interismi, isterismi...

mercoledì 14 maggio 2008 0
Oggi pubblico l'articolo di Michele Serra apparso ieri su Repubblica:

Dottor Inter e mister Hyde
Sebbene le squadre di calcio, grosso modo, si rassomiglino tutte, ogni tifoso ama colorire la sua comunissima passione di sfumature eccezionali. Forse per giustificare la matrice infantile del tifo (si diventa tifoso da bambino, per mano al padre), per sdoganare la puerilità di questa simil-fede, la si corrobora con gli anni di pagine tempestose, drammatiche e dunque adulte. La frase fatta, e molto detta, è "nessuno soffre come noi... (riempire i puntini)". Quasi che l'indice di sofferenza, come nell'eros romantico, fosse anche indice di intensità sublime, dell'amour fou, di invidiabile dissipazione. Però bisogna ammettere che noi interisti, nel campo delle coloriture romanzesche, possiamo davvero godere di una condizione privilegiata. La squadra, come certe bellissime dame tisiche o amanti perdute del melodramma, ha una indubbia vocazione alla disgrazia. Vocazione incrementata - va detto - durante la favolosa gestione Moratti, che ha di molto enfatizzato lo scenario del dramma, spargendo oro e broccati preziosi in misura zeffirelliana. E da che mondo è mondo il patimento dei ricchi è uno spettacolo molto popolare, che attira lacrime (e pernacchie) in misura direttamente proporzionale al reddito di colei che giace, pallida e inutilmente amata. In questo senso il 2008 promette di essere, per l'interismo, un anno perfetto. Non il primo e certamente non l'ultimo, ma uno dei più memorabili. Dopo le prove di autospegnimento nel derby milanese, perduto contro una squadra di anziani per un inceppo mentale durato una settantina di minuti, l'Inter ha perfezionato la sua voluttà di morte (sportiva) centrando un nefasto pareggio casalingo con il valoroso Siena, che tirando due volte in porta ha impattato i trecento inutili e sfortunati assalti dei nerazzurri. Indubbia scena madre il rigore prima estorto (all'arbitro e ai compagni) da Materazzi, e poi tirato in pancia al portiere mentre l'intera tribuna d' onore collassava, muta e inorridita, e la curva inveiva come il loggione dopo la peggiore stecca. Ci fosse ancora Brera, credo non gli sarebbe sfuggito l'aspetto da hidalgo di Massimo Moratti, il cui volto cervantesco, perfino quando sorride, sembra esprimere nobili lampi di sconfitta. Il presidente è perfetto interprete del noir-azzurro, Milano ha un lato spagnolesco meno evidente di quello nordico-luterano, ma radicato nei secoli, manzoniano e doloroso, annidato negli androni neri e nelle anguste strade patrizie del centro storico. San Siro, quando gioca l'Inter, perde il brillio entusiasta e diavolesco del rosso milanista, diventa un catino ombroso, spesso anche adombrato, il catino che riflette e raccoglie l'incertezza degli umori celesti, mezzo azzurri mezzo neri. E a proposito di nero non sarà mica un caso che le due grandi Inter della storia (quella di Moratti padre e, checché se ne dica, questa di Moratti figlio) inzuppano nel nero petrolio la loro lauta pagnotta. In ogni modo, e per farla corta (il tifoso, quando comincia a blaterare dei suoi casi, non la smetterebbe più): dopo un campionato in solitaria fuga, una squadra così forte da resistere anche al crocchio delle ossa di molti suoi campioni, così altera da infischiarsene anche delle maldicenze provinciali sugli arbitraggi, così solida da poter rinunciare anche ai due pezzi da novanta di difesa e attacco (Cordoba e Ibra), così avveduta da rispedire lo sciamannato Adriano a fare i bagordi a casa sua, ora rischia seriamente di cadere sul filo del traguardo come l'ultimo dei maratoneti sfiatati, dando via libera alla brava Roma di De Rossi e Totti e soprattutto del professor Spalletti, il cui italiano perfetto e acuto onora oltre il lecito l'ambiente calcistico nel suo complesso. Il traguardo è a Parma, sede melodrammatica e dunque congrua, dove l'Inter, domenica prossima, affronterà ancora una volta l'Inter, il suo avversario più temuto, il suo Hyde. L'intero direttorio di demoni che possiedono la squadra uscirà dallo spogliatoio all'unisono, ogni giocatore nerazzurro avrà accanto il suo doppio suicida. Folate di paura, scariche di insicurezza bruceranno adrenalina e consumeranno le notti di vigilia. Beghe di spogliatoio riaffioreranno come le macchie dell'intonaco. Il respiro di tutto il mondo interista, nelle case, allo stadio, in automobile con la radio accesa, sarà mozzo come sempre. Un palo, una slogatura, un cartellino giallo, un refolo di vento tengono appeso a un filo il destino della adorabile isterica. La gloria, se ci sarà, avrà la gioia supplementare dello scampato pericolo. Il lutto, se ci sarà, sarà comunque ostentato con la nostra solita, stolta fierezza sul nero della maglia.
Adelante, Inter. -
MICHELE SERRA (Repubblica — 13 maggio 2008)

voster semper voster

martedì 13 maggio 2008

cinquepermille...

martedì 13 maggio 2008 0
Tempo di dichiarazione dei redditi...
Sapete già a chi dare il vostro cinque per mille???
Da quando si può, io lo do a loro:
AVS
onlus di 'clownterapia' (e altro) attiva a Milano... ma impegnata anche in importanti missioni all'estero...
da oggi sarà anche presente in modo permanente nella sidebar 'caccia la grana!'
fate vobis

voster semper voster

lunedì 12 maggio 2008

nestorburma? Nestor Burma...

lunedì 12 maggio 2008 0
Giusi, nel commento al post 'neologismo...' mi chiede perchè il mio nickname è 'nestorburma'...
E' vero, nei 'buoni propositi' iniziali non l'ho detto, e mi sembra doveroso farlo ora.
Dunque, Nestor Burma è il nome di un detective privato protagonista di innumerevoli romanzi polizieschi di Léo Malet.
Personaggio schivo, burbero e a volte cinico (uh... mi ricorda il Doctor House...) è l'alter-ego letterario di Malet, scrittore nato surrealista, cresciuto 'realista' (nel senso di fedele al 'realismo') ma soprattutto vissuto (e morto) da anarchico.
Malet (e di conseguenza Nesto Burma) è noto soprattutto per la serie di romanzi polizieschi 'I nuovi misteri di Parigi' ambientati ognuno all'interno di un arrondissement (20 arrondissements=20 romanzi, ma si è fermato a quindici o sedici, non ricordo...) nei quali il detective 'che mette KO il mistero' -come indicato sulla targa della sua agenzia 'fiat lux'- è alle prese con le innumerevoli sfaccettature di Paname: dall'ambiente dell'aristocrazia del XVI al mondo ebraico del IV; dall'anarchia zingaresca del XIII alle paillettes e i lustrini dei Grands Boulevards del IX... insomma, una vera goduria per la mente di tutti gli innamorati di Parigi...

voster semper voster

last supper (supper's ready...)

Una decina di giorni fa, approfittando dell'assenza della Ninna ('rapita' per tre giorni dai nonni sul lago), mi sono permesso (con Carolina e un paio di amici) una uscita culturale liberatoria... almeno così credevo, e ho visitato l'installazione di Greenaway sull' Ultima Cena leonardesca alla sala delle Cariatidi.
Bene, o meglio, male... mi aspettavo di più!
Sono stato un ammiratore (e a volte fan) dell' eclettico regista (e altro) inglese circondato da tempo da un'aura di mistico creatore d'arte... insomma da lui mi aspettavo uno spettacolo mozzafiato.
Invece no, e ora vi spiego il perchè.
Il nostro riproduce esattamente nella Sala delle Cariatidi il refettorio di S.M. delle G., dimensioni, altezza, proporzioni... e fin qui tutto bene e affascinante; colloca al centro del refettorio - posta per il lungo della sala - una tavola imbandita di un bianco immacolato, bianca la tovaglia, bianche le stoviglie, i bicchieri financo il pane... in modo che i visitatori si collochino ai lati, come dei commensali... bello e suggestivo; poi parte il tutto... e il tutto si sgretola!!!
Mi aspettavo un racconto, commenti, voci, musica, suoni, rumori, come aveva già fatto con la Ronda di Notte di Rembrandt al Rijskmuseum di Amsterdam (con pioggia, rumori di spade, latrare dei cani ecc.)... e invece nieeeeente, solo una musica in sottofondo (e neanche una di quelle di Nyman, che tra l'altro avevano un tempo fatto la fortuna di entrambi), gran gioco (notevole) di luci sul Cenacolo che però a tratti mi facevano pensare a quelle tragiche, orrende riproduzioni in terracotta del capolavoro Vinciano che si possono vedere a volte a casa di qualcuno...

Mentre sulla parete opposta venivano proietta dei dettagli moooolto ravvicinati di altre opere leonardesche e dello stesso Cenacolo, mah.
Ma la cosa più deludente è proprio la tavola imbandita al centro... uno si aspetta cose interessanti, chessò... proiezioni di vettovaglie, decori, testi, immagini e invece nieeeente... solo una illuminazione monocromatica 'temporizzata' della serie 'TUTTO ROSSO' oppure 'TUTTO VERDE' o 'TUTTO BIANCO' senza un vero perchè; anzi, a pensarci bene, mi faceva pensare a uno dei trend più inutili e 'fuffosi' che va tanto di moda nell'ambiente bagno: la mitica cromoterapia, che consiste nel fare la doccia (o la sauna, per i più ricchi e fichetti) avvolti da un'inutile luce blu, rossa, verde a secondo dell'umore (mai che ci sia una volta la possibilità di settare le cose su rabbia - 'sono incazzato nero').
Dal 'Re della multimedialità e del cinema 'multitasking' (urca) mi aspettavo ben altro...
Ma non poteva magari accedere a quella inteminabile serie di citazioni dell'Ultima cena sparse in giro per la rete? sarebbe stato interessante, ironico e assolutamente non autoreferenziale (e magari a Sgarbi sarebbe anche piaciuto...)


Per fortuna che poi la serata è finita in bellezza (come sempre) con una salutare e rinfrancante cena da Dongiò...

voster semper voster

venerdì 9 maggio 2008

neologismo...

venerdì 9 maggio 2008 3
Nel primo post ho parlato, in modo affettuoso (forse anche un po' troppo) di 'blogghetto', pensando a un diminutivo-vezzeggiativo come si usa fare nella Santa Madre Russia...
Ma poi mi sono reso conto che potrebbe essere anche un neologismo, un modo di essere e di esprimersi: una volta c'era il bloc-notes o anche il blocchetto degli appunti...
ecco, il mio blog questo vorrebbe essere...
E tutto ciò con un semplice cambio di consonante... mica male!!!

voster semper voster

Eccoci qua...

noi suoniamo e voi state di là, noi sudiamo e voi bevete già, noi soffriamo e voi ridete ma...

Buoni propositi per un blog...
(ma NON il blog dei buoni propositi...)

come dice il titolo del post, Eccoci qua...
sono anch'io stato stregato dal canto delle sirene del 'blogghismo', fatto di post, nicknames, e quant'altro di moderno (e anche un po' fichetto... pardon cool...)
D'altronde, mi sono reso conto che da un po' di tempo (un po'??? anni...) non facevo altro che mandare a una serie di fidati amici e conoscenti una banalissima mail fatta di commentini, links, indignazioni e altre varie amenità, senza avere poi il controllo di quanto inviato (nel senso che con una certa regolarità poi spazzavo via, considerando tutto come merce avariata...).
Forsemafforse, come direbbe Epifanio (Dio l'abbia sempre in gloria...) valeva la pena di tenerle, queste ca...te, e allora perchè non un bel blogghetto dove ricevere anche (magari) dei commentini?
Senza contare poi che nella paginetta del blog si possono condividere siti, links, filmati, immagini... insomma tutto l'universo-mondo digitale (ennò, profumi e sapori ancora no, anche se ho letto da qualche parte che stanno cercando di mettere a punto una tecnologia per inviare mms odorosi... 'cara, ma secondo te, la foto che ti mando è una merda di cane o di gatto? fammi sapere TVTTB')

Comunque, cominciamo dall'inizio.
il titolo del blog è, come i lettori più avvertiti (e anche un po' fanatici) avranno riconosciuto, una citazione da 'San Jacinto' di Peter Gabriel che tradotta recita così: 'cammineremo sulla terra-respireremo dall'aria-berremo dalla corrente-vivremo... resti in linea... resti in linea... resti in linea'
'resti in attesa, a breve le verrà passato il primo operatore libero', sembra sempre più il leit-motiv del nostro rapporto con qualsiasi problema tecnologico... come se poi l'operatore del call-center fosse 'libero'... certo, occupato non lo è di sicuro...
'resti in linea', cerchiamo di stare in contatto, non perdiamoci di vista...
Avrei anche potuto intitolare il blog 'Resistere, resistere, resistere' con sottotitolo 'come in un'irrinunciabile Linea del Piave', ma mi sembrava un po' troppo pretenzioso... e politico, anche se i commenti politici ci saranno sul mio blog, eccome!

i buoni propositi:
1) cercare di parlare il meno possibile di Silvio IV (sarà durissima...)
2) condividere libri, film, mostre, emozioni (anche se con l'Annina a 16 mesi è difficile...)
3) spazzare via il buonismo piacionesco di Veltroni (e soprattutto Cicciobello Rutelli) per recuperare un po' di sano e anche democratico (perchè no?) politically SCORRECT
4) quello che sicuramente non mancheranno mai sono le citazioni... film, libri, canzoni... insomma 'che te lo dico a fare'...
5) boh, ditemeli voi, altri motivi validi per tenere in vita un blog...

Sulla destra troverete anche una serie di informazioni utili, links e quant'altro mi va di condividere in modo permanente con i lettori (senza quindi andare a sfogliarsi tutti i post per trovare le cose 'interessanti'); per ora, molto banalmente, solo links dal momento che ho intrapreso quest'avventura da qualche giorno, questo è il post di avvio, e devo affinarmi con tutte le possibilità che questo mezzo mi offre...
Quindi è una pagina provvisoria, in progress-in fieri. Non escludo che ci saranno variazioni di carattere, colori, immagini, posizioni ecc. nel prossimo futuro...

ciao a tutti

voster semper voster
 
◄Design by Nestorburma su base Pocket