Mi piacerebbe mettere qualche puntino sugli 'I' a proposito dell'influenza A o suina, a costo di sembrare saputello.
Primo: le parole sono importanti. L'influenza H A1N1 è da mesi che è in pandemia... sono solo i giornali (e i telegiornali) italiani di questi giorni che strillano: 'pandemia, pandemia!!!' solo perchè è arrivata da noi. Benedetti figliuoli, pandemia è qualsiasi malattia che si diffonde in più parti del mondo con alti tassi di mortalità; è da mesi che si è diffusa in Australia, Americhe, Europa... pandemia a tutti gli effetti. Ma forse, siccome noi viviamo su un altro pianeta, si pensava (loro pensavano) di essere immuni da tale contagio.
Secondo: lungi da me fare la predica e l'uccellaccio del malaugurio, ma proprio perchè di pandemia si trattava, ho trovato un po' confuse e contraddittorie le risposte che il governo ha dato (diramato) alla popolazione (o ai sudditi, come piacerebbe a Papi) in questi ultimi mesi, come anche rileva Filippo Ceccarelli su Repubblica di oggi.
Terzo: la comunicazione, benedetti figliuoli... perchè resuscitare un personaggio di un'altro secolo (Topo Gigio) per fare comunicazione istituzionale? Tra l'altro con un 'pentalogo' un po' raffazzonato? Non era meglio cercare qualcosa di più moderno? Chessò, le Winx, la Littizzetto (no lei no, è comunista), Aldo Giovanni e Giacomo... forse si voleva fare colpo sulla vena nostalgica degli anziani, o dei quarantenni come me, che ricordano Topo Gigio quando erano piccoli (a me tra l'altro è sempre stato sui coglioni, ma tant'è). Che ci azzecca (Tonino docet) un bimbo o un adolescente con Topo Gigio??? Eppoi, ironia della sorte, i geni della comunicazione lo sanno (o se lo ricordano) che è proprio dai topi su una nave che attraccò a Genova proveniente dalle Indie, che si diffuse la Peste Nera del 1348???
voster semper voster
martedì 3 novembre 2009
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