A proposito del boom dei verdi in Francia.
Da quello che ho potuto capire-intuire, è come se in Italia si fosse presentato un movimento (ecologista ma non solo, diciamo di sinistra) così composto:
- un leader storico e carismatico che viene dal passato, diciamo un Mario Capanna dei tempi d'oro (da loro Daniel Cohn-Bendit) populista e trascinatore al punto giusto;
- un fronte antimondialista, attento alle tradizioni agricole e del territorio (in senso buono, neh?) guidato -diciamo- da un Carlìn Petrini (da loro José Bové - eletto);
- un'associazione impegnata nella difesa del territorio come potrebbe essere il FAI, rappresentata da Giulia Maria Crespi (da loro Yann Arthus-betrand);
- un idea libertaria, laica e antiproibizionista dello Stato come quella espressa dai Radicali di Pannella & Bonino;
- una manciata di liberi professionisti in ordine sparso tipo -penso io, sfogliando il programma dei Verdi in Francia: Gino Strada (anche se non mi fa impazzire il suo atteggiamnto spesso al limite del demagogico); Massimiliano Fucksas per un'architettura 'sostenibile'; Umberto Veronesi per la sanità; Umberto Eco o Dario Fo per la cultura; un magistrato anti-corruzione e anti-terrorismo (Gianfranco Caselli? Guido Salvini? Il DiPietro di Mani Pulite? Loro hanno Eva Joly); un giornalista-economista attento al mondo che cambia come Federico Rampini di Repubblica; un filosofo-politico pragmatico come Massimo Cacciari; un Premio Nobel come la Montalcini o Rubbia.
Ora, di fronte a una squadra come questa, voi non li votereste, i Verdi?
voster semper voster
lunedì 8 giugno 2009
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2 = qualcosa da dire?:
Noi invece ci dobbiamo accontentare di Pecoraro Scanio! Dimmi te!
@ Artemisia: mah, sai... credo che il movimento ambientalista abbia perso (da noi) definitivamente il treno! Persone poco credibili, scarsa comunicativa, menefreghismo generale all'italiana. Eppoi, finchè c'erano personaggi come Paolo Cento (sottosegretario) che andava a cantare in tv... :o)
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