mercoledì 23 luglio 2008

Adolfo-san

mercoledì 23 luglio 2008
Grande polemica in Israele per un'installazione artistica del giovane Nir Avigad, che declina in 150 immagini il volto-base (già di per sè 'manghizzato') di Hitler, creando delle spassose parodie (da Gene Simmons dei Kiss all'Ovetto Kinder...).

(potete vederle tutte qui e qui - mooolto più lento...)
Ora, domanda: secondo voi è possibile ridere del Male - ridicolizzandolo - rendendo la cosa (tanto per citare Hannah Arendt) 'banale'? O bisogna comunque rimuovere il passato in nome di una tragedia assoluta? O scandalizzarsi per ogni tentativo di contestualizzare (o, meglio, come in questo caso, di decontestualizzare) l'orrore?
E se la stessa cosa fosse stata fatta per Saddam (e non dimentichiamoci il 'mazzo di carte' che girava tra le truppe americane a Baghdad...)? O Gheddafi? O Bin Laden? Lo scandalo è tale in quanto l'artista è ebreo-israeliano e la mostra a Gerusalemme? E le vignette su Allah in Danimarca (e poi Francia)?
Dov'è, dunque, la libertà dell'arte e di pensiero? La verità sta nel mezzo?

voster semper voster

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